Cosa cambia dal 2026
La Francia si prepara a una trasformazione radicale nel campo della fatturazione. Dopo aver reso obbligatoria la fattura elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, l’obbligo viene ora esteso progressivamente anche alle transazioni tra imprese private. Con la legge di finanza rettificativa del 2022 è stato sancito che tutte le aziende soggette a IVA e stabilite in Francia dovranno emettere, ricevere e trasmettere le proprie fatture esclusivamente in formato elettronico strutturato.
L’obiettivo è duplice. Da un lato, modernizzare i processi amministrativi, rendendo più rapidi i pagamenti e semplificando i rapporti commerciali. Dall’altro, rafforzare il contrasto all’evasione IVA, grazie a un controllo più immediato e puntuale delle transazioni.
Obbligatorietà
Il calendario è stato definito in modo graduale.
A partire dal 1° settembre 2026 tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, dovranno essere in grado di ricevere fatture elettroniche. Nello stesso momento, grandi imprese e aziende di medie dimensioni saranno tenute a emetterle e a garantire il relativo e-reporting.
Un anno più tardi, dal 1° settembre 2027, l’obbligo si estenderà a tutte le altre realtà, incluse PMI e microimprese.
Formati
La normativa francese prevede che la e-fattura sia sempre un documento strutturato, leggibile automaticamente dai sistemi informatici.
I formati riconosciuti sono tre: CII e UBL, entrambi standard XML pienamente strutturati, e Factur-X, un formato ibrido che unisce PDF e XML. L’uso di un semplice PDF non sarà invece più consentito ai fini fiscali.
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